Si dice molto preoccupato Ciro Buonajuto vicepresidente nazionale ANCI e sindaco di Ercolano, in provincia di Napoli, per le dimissioni di Mario Draghi, respinte dal Capo dello Stato, e per le conseguenze che potrebbero avere su Pnrr, progetti e aiuti ai più deboli.
E’ preoccupato per questa crisi che potrebbe portare ad uno stop della tranche estiva dei 21 miliardi di euro del Pnrr?
Sono molto preoccupato come cittadino italiano perché Mario Draghi rappresentava un ombrello importante per l’Italia, caratterizzava l’Italia nel mondo. Draghi è uno degli uomini più stimati al mondo e ha dimostrato di riuscire a governare una fase così complicata anche dal punto di vista geopolitico con grande autorevolezza e qualità. E non mi sfugge che i soldi del Pnrr nelle mani di Draghi sono soldi messi al sicuro. Quindi sì, sono molto preoccupato. Sono preoccupato per la reazione dei mercati, per quella dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica. Draghi rappresentava e rappresenta una garanzia per tutti.
Mercoledì Draghi riferirà alla Camere. Cosa si aspetta?
Spero con tutto il cuore che mercoledì Mario Draghi si alzi e dica ‘’l’agenda di Governo è chiara, dobbiamo spendere i soldi del Pnrr, dobbiamo aiutare i più deboli, dobbiamo caratterizzare il ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo. Il M5S ha strappato, si va avanti anche senza di loro’’. Io credo che l’autorevolezza di Draghi, le sue competenze non abbiano bisogno della politica populista che rincorre i sondaggi di Conte. Cosa mi aspetto? Spero che Draghi si alzi in piedi e dica: ”mai più con Conte perchè ha dimostrato di essere inaffidabile’’
Se Draghi dovesse confermare le dimissioni e si aprisse lo scenario delle elezioni anticipate, che prezzo pagherebbero i Comuni?
I Comuni rischiano di pagare un prezzo molto alto perché in questi mesi stanno completando i progetti del Pnrr. Questi mesi sono una fase delicatissima per le amministrazioni perché si stanno completando i progetti per la realizzazione di opere che probabilmente cambieranno il destino delle comunità. Grazie al Pnrr, ricordo, potrà essere ridotto il divario tra Nord e Sud e soprattutto nel Mezzogiorno la fase è delicata. Bisogna completare i progetti e spendere bene i soldi del Pnrr. In questi mesi la priorità per i Comuni è questa. Non possiamo permetterci crisi di Governo e campagne elettorali.