“Non c’è alcun accanimento, si tratta di ordinarie attività di controllo che vengono effettuate sul territorio. Quando le segnalazioni giunte al Comune trovano riscontro, l’amministrazione interviene”. Così il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, interviene sulla vicenda degli abusi edilizi che vedrebbero coinvolto il parlamentare del Movimento 5 stelle Alessandro Caramiello e di cui si è avuta notizia ieri.
“L’onorevole Caramiello, – aggiunge Cuomo – malgrado sia ingegnere, confonde le competenze. La Soprintendenza ha il compito di vigilanza e tutela paesaggistica sugli immobili vincolati, alle amministrazioni comunali spetta quella urbanistica. Ma è il Comune l’Ente di riferimento per i provvedimenti amministrativi e di denuncia penale nel momento in cui vengono riscontrate opere realizzate senza permessi in uno stabile. Soprattutto se sottoposto a vincolo”.
“D’altronde – continua il primo cittadino di Portici – nella stessa villa settecentesca sono stati rilevati altri abusi e sono partiti ordini di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi. Ma non solo lì. È accaduto anche a villa D’Elboeuf, un’altra delle 31 ville vincolate. Lì era stato presentato un progetto di restauro, Comune e Soprintendenza effettuarono un sopralluogo e trovarono difformità tra il progetto e i lavori effettuati. Con conseguente ordinanza di demolizione”.
“Nessun accanimento, dunque – conclude Cuomo – a meno che l’onorevole Caramiello non ritenga che l’immunità parlamentare si estenda anche alla sua abitazione. Non metto in dubbio la buona fede dei genitori dell’onorevole, ma da un rappresentante delle istituzioni c si aspetterebbe un immediato ripristino della legalità e non puerile e banale vittimismo, proteso a difendere palesi e conclamate violazioni urbanistiche e paesaggistiche. Gli uffici del Comune sono disponibili ad accogliere un progetto di autodemolizione per il ripristino della legalità. Come si fa con tutti i cittadini”.