Una messa e una fiaccolata, a Portici, in ricordo di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, i due amici uccisi a colpi di pistola a Ercolano la notte tra il 28 e 29 ottobre 2021. Due giovani vite innocenti spezzate troppo presto, questa sera, rivivono nei cuori dei familiari, di amici e di quanti li hanno conosciuti.
Nella chiesa di San Ciro il sacerdote Ciro Sica ne ha tenuto vivo il ricordo nell’omelia seguita dalla lettura di una lettera, molto accorata, di Annachiara la cugina di Giuseppe. Giuseppe e Tullio furono uccisi lo scorso anno mentre stavano in auto davanti all’abitazione di Vincenzo Palumbo accusato del duplice omicidio. Quella notte Palumbo, sparò diversi colpi d’arma da fuoco con la sua pistola perché, disse agli inquirenti, li aveva scambiati per ladri.
“A distanza di un anno il dolore è ancora grande per questa perdita inaccettabile. Il vuoto che ha lasciato mio figlio è incolmabile”, ha detto Immacolata Esposito la mamma di Giuseppe aggiungendo anche che chi ha ucciso “non ha distrutto solo la vita dei due ragazzi ma anche noi: oggi si sopravvive. E’ ancora in corso il processo e io a gran voce chiedo giustizia e una pena commisurata alla gravità dei fatti. Sono molto determinata ad andare avanti confidando sempre nella magistratura”.
Al termine della messa, una fiaccolata dalla chiesa ha raggiunto casa di Giuseppe. Tanti amici, cittadini comuni, alunni e il sindaco Vincenzo Cuomo. “Una città che ha memoria non dimentica le sue vittime” ha detto il primo cittadino “Giuseppe e Tullio sono tra i figli di questa città, come fossero i nostri figli. Non esiste nel vocabolario italiano una parola che definisce un genitore che perde un figlio. E’ una cosa che nessuno vorrebbe mai contemplare. E perderlo in un modo tragico è ingiusto, atroce e crudele. Arriveremo con la fiaccolata sotto casa di Giuseppe e uniremo Giuseppe e Tullio e tutte le vittime innocenti di atroci delitti in un solo saluto, in un solo cuore”.
Candele accese anche negli esercizi commerciali del centro cittadino. Stamane i due amici sono stati ricordati con un triangolare di calcio cui hanno preso parte amici di Tullio e Giuseppe, consiglieri comunali e rappresentanti delle forze dell’ordine.