Utilizzate le prime 52 unità sul territorio comunale
Reddito di cittadinanza, finalmente si lavora. Il reddito di cittadinanza che è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, finalmente tiene banco anche a San Giorgio. Parte una prima fase per 120 percettori di reddito che saranno impegnati in diverse attività utili alla comunità cittadina.
Si tratta di progetti (PUC) che saranno realizzati sul territorio dell’ambito 28 San Giorgio a cremano e San Sebastiano. Per il momento saranno le prime 52 unità ad essere impegnate in lavori che si svilupperanno su quattro progetti come supporto alle attività già esistenti. Si tratta di supporto alla sorveglianza nelle ville e nei parchi piccola pulizia e salvaguardia del patrimonio comune, supporto all’esterno degli istituti comprensivi nella gestione dei flussi di studenti dalle scuole con l’inizio dell’anno scolastico, supporto alla protezione civile, supporto agli uffici comunali e alla città dei bambini e delle bambine alla salvaguardia nelle ville e nei parchi pubblici.
Si comincerà il 5 settembre e progressivamente saranno impegnate tutte le altre unità negli altri progetti che verranno individuati dalle Politiche Sociali con l’Assessore Giuseppe Giordano per continuare anche nel 2023.
C’è voluto molto tempo per espletare prima dell’estate l’iter burocratico e amministrativo previsto dalla normativa in collaborazione con il Centro per l’Impiego e con l’Inail nonché per tutte le attività relative alla formazione individuale.
Nell’ambito della normativa vigente che prevede per i percettori di reddito di cittadinanza di svolgere progetti utili alla cittadinanza in ambito culturale sociale e ambientale e dopo avere effettuato le opportune valutazioni è stato avviato l’iter per la realizzazione dei PUC. Tali attività fa sapere l’Amministrazione possono essere viste anche come opportunità di inclusione e crescita personale e costituire un vantaggio per tutta la comunità.
Qualche critica viene manifestata sui social dai cittadini relativamente alle 8 ore settimanali di prestazioni previste che appaiono assolutamente minime rispetto alla percezione di un reddito da lavoro e potrebbero divenire occasione di sviluppo di lavoro nero
Non sono mancati però nemmeno i complimenti al Sindaco e all’amministrazione con l’augurio che altri percettori possano accedere al lavoro.