Pena sia umanizzante, carcere rischia di scoppiare
“Se entro l’8 novembre il Parlamento non avrà ancora accolto l’invito della Corte Costituzionale ad adeguare alla Costituzione la normativa in materia di ergastolo ostativo, credo potremmo trovarci di fronte a una dichiarazione di incostituzionalità, salvo che la Corte prenda una diversa decisione e fissi un ulteriore termine alle Camere”. Così Samuele Ciambriello Garante campano dei detenuti alla presentazione del libro ‘I colori nel buio’ di Pierdonato Zito in Villa Fernandes a Portici.
“La speranza o l’ambizione è quella che una visione costituzionale ed umanizzante della pena non si areni prima di diventare norma” spiega Ciambriello. “Il carcere è un luogo senza tempo e senza dignità, senza spazi ne’ aria condizionata. Perché questa aggiunta? Perché si toglie anche la speranza che è un dettato costituzionale? Io sono preoccupato perché un minimo sindacale per questi detenuti non è stato fatto. Ad esempio, noi all’ esterno per la questione del covid abbiamo avuto ristori. Loro non hanno avuto nulla. Allora, il carcere è una discarica sociale? Io penso che il carcere, se non avrà risposte, entro breve tempo rischia di diventare una bomba a orologeria”.